
Questa non è la fase 2. È la fase 0!
27 Aprile scorso.
Stamattina mio figlio ha urlato: “Bastaaaa!!! Voglio uscire! Esco e vado a cercare la casa del governatore e la spacco!”.
Mi ha quasi spaventata e sicuramente mi si è strinto il cuore.
Ha 5 anni e ieri ha avuto la notizia che la scuola non potrà riaprire.
“Neanche la mia bellissima scuola mamma?”.
“No tesoro, neanche la tua”.
Quanti dei vostri figli si sono svegliati così stamattina?
Non oso immaginarlo, i social sembrano un grido di aiuto ad ogni status che leggo digitato in solitudine dietro una tastiera, in una qualche casa chissà dove in Italia. Chissà dove, un po’ ovunque direi.
Come si fà a non ascoltare questo grido di rabbia, misto tristezza dei nostri bambini, giovani, adolescenti e non solo… delle loro mamme.
Questa non è più la realtà. Questo è un periodo che porterà danni, spero non irreparabili. Ma come si fà a isolare chi dovrebbe essere il nostro futuro in maniera cosi disinteressata? È proprio la salute che stiamo perdendo. Mentale, psichica e non solo, anche fisica.
Come si fà a mantenere una persona sana se la si isola in casa, sola.
Chiedono alle mamme di diventare, oltre che genitori, amiche, educatrici e maestre di non so dieci materie, svago e appoggio allo stesso tempo; di avere la capacità di passare da un momento di carezze e di conforto ad un altro più severo ed educativo.Tutto nell’arco della stessa mattinata. Una mamma non può sostituirsi al ruolo di un insegnate. Ad ognuno il suo compito.
Passare da un’attività ludica, ad una manuale e riuscire a mantenere la loro attenzione e gioia ogni giorno. Siamo esaurite, diciamoci la verità.
I nostri figli sono stanchi di questa situazione, lo siamo anche noi.
Spero davvero che con l’arrivo dell’estete si possa iniziare a pensare ad una qualche forma di scuola; di una nuova modalità per i nostri figli di potersi ritrovare che non sia solo dietro ad uno schermo.
Poter giocare di nuovo insieme con quella spensieratezza, gioia e fantasia che solo i bambini quando stanno insieme possono creare.
Potersi salutare con i suoi amici prima dell’inizio del nuovo percorso che saranno le elementari.
Poter ridare un po’ di fiducia ai nostri piccoli eroi. Riprendere un po’ di fiducia anche noi, nel loro futuro, che poi è il futuro che ci accomuna tutti.
Ripartire da loro, sentirli di nuovo contenti e spensierati. Poter incontrare le loro preziose maestre e i loro amici.
Auguro una dose di fiducia a tutte le mamme e i loro bambini.