
A mio figlio
Quando diventerai grande…
Oggi tornando da scuola pensavo che, quando sarai grande, dovrò ricordarmi di fare un passo indietro.
Un passo indietro pieno di amore.
Un famoso libro recita così:
I vostri figli non sono figli vostri…
sono i figli e le figlie della forza stessa della Vita.
Nascono per mezzo di voi, ma non da voi.
Dimorano con voi, tuttavia non vi appartengono.
Potete dar loro il vostro amore, ma non le vostre idee.
Potete dare una casa al loro corpo, ma non alla loro anima, perché la loro anima abita la casa dell’avvenire che voi non potete visitare nemmeno nei vostri sogni.
Potete sforzarvi di tenere il loro passo, ma non pretendere di renderli simili a voi, perché la vita non torna indietro, né può fermarsi a ieri.
Voi siete l’arco dal quale, come frecce vive, i vostri figli sono lanciati in avanti.
L’Arciere mira al bersaglio sul sentiero dell’infinito e vi tiene tesi con tutto il suo vigore affinché le sue frecce possano andare veloci e lontane.
Lasciatevi tendere con gioia nelle mani dell’Arciere, poiché egli ama in egual misura e le frecce che volano e l’arco che rimane saldo.
(Kahlil Gibran)
Come genitori dovremmo ogni tanto rileggere queste parole mentre vi guardiamo crescere.
Mi devo ricordare di amarti e che amarti non significa soffocarti.
Non significa avere la pretesa di sapere cosa è meglio per te e cosa ti serve.
Significa darti la possibilità di cadere e rialzarti. Significa ricordarsi che non siamo la stessa persona, nonostante io sia la tua mamma per sempre.
Significherà ricordarmi che devo farmi da parte se me lo chiedi; ma anche se non lo farai.
Una madre è una madre ma non una compagna, dovrai trovare quello che desideri e non è detto che sia quello che desidero io.
Mi dovrò ricordare che i consigli sono consigli e non dovrò avere la pretesa che tu li trasforma in fatti.
Mi dovrò ricordare che sarai grande e che sarai in grado di sapere da solo quello che vorrai. Non è detto che io lo condivida.
I figli si accompagnano da piccoli poi si deve accettare che prendano la loro strada.
Alle volte i figli si aiutano anche stando in disparte e in silenzio perché l’amore non ha bisogno di mille parole.
Bisogna essere un esempio, anche se non esiste un esempio di genitore perfetto.
Mi dovrò ricordare di fare un passo indietro per farti fare a te un passo avanti.
Perché tu sarai l’artefice della tua meravigliosa vita, anche se non si può evitare la sofferenza che tuttavia anche quella fa crescere.
Ricordarmi che avrai le tue risorse, che con i genitori non si deve condividere tutto e che questo non è sinonimo di meno amore.
Spero di ricordarmi che la tua felicità non per forza sarà sempre anche la mia. Che farai le tue scelte. Che avrai sempre il mio appoggio.
Perché il tempo passa e mi dovrò ricordare che sei diventato un uomo.