
Avere più di 30 anni
Sei vecchia. Dico davvero. Sei vecchia ti dice la società lavorativa, hai più di trent’anni e vuoi cambiare lavoro? Impossibile. Tieniti stretto quello che hai, se lo hai, e non lamentarti.
Figuriamoci se poi dovessi avere un tempo indeterminato, quello te lo devi legare addosso che il matrimonio a confronto è nulla.
Ma se quello che stai facendo ti facesse venire la gastrite? Se la notte ti sogni il tuo capo e la mattina mangi pane ed ansia solo al pensiero di andare a lavoro? Niente. Ritieniti fortunata che un lavoro ce l’hai e ciao.
Allora devo essere folle. Devo rientrare in quelle persone che hanno bisogno di un TSO veloce perchè ho più di trent’anni e ho lasciato un lavoro, un lavoro per lo più direi piuttosto sicuro. Ho lasciato una professione che è stata la mia vita fino ad oggi per un grande incredibile e splendido salto nel buio.
Buio pesto aggiungerei.
Eppure quanti di voi là fuori avranno pensato milioni di volte di lasciare il posto di lavoro? Quanti di voi si svegliano la mattina aspettando solo che sia l’ora di uscire dall’ufficio?
Sì, sono vecchia mi dite ma direi anche terribilmente giovane e mi voglio dare una possibilità. Perché avevo delle passioni… ho delle passioni, quelle che perdi con il tempo o non segui perché sei preso dal fare una vita che infondo non è la tua e anche sapendolo, il tempo si sa, inesorabilmente passa.
C’è un mondo là fuori che ha mille cose meravigliose da cui poter attingere con incredibile passione. Infondo sono una tipa curiosa e dinamica, lo sono sempre stata. Il nuovo mi attrae proprio e forse era arrivato davvero il momento nella mia vita per ricevere nuovo ossigeno.
Qualcuno mi darà sicuramente della privilegiata e da una parte mi ci sento anche in parte, ma più di tutto mi sono concessa un po di tempo; un anno sabbatico per il nuovo.
Stamattina alla radio (Radio Deejay) parlavano proprio di questo, della possibilità di prendersi un anno per sè, un anno che in pochi sfruttano, che sanno esista la possibilità di fare questa esperienza. Inoltre le aziende hanno notato come questo faccia tornare nelle persone nuova voglia di fare, motivazione e interesse, di conseguenza tornano più produttive.
Penso fortemente che la nostra società odierna sia orami in continuo movimento e che questa storia della staticità anche lavorativa vada piano piano reinterpretata. Così voglio credere in me. Voglio darmi una possibilità e soprattutto mi voglio ricordare di volermi bene.