Blog post

Essere mamma di un bambino che va ad una scuola Waldorf

gennaio 7, 2019Rebecca

Pomeriggi come quelli appena passati, armoniosi, che ti scaldano il cuore, mi ricordano che ogni tuo sforzo di credere e sostenere il fatto che mio figlio vada ad una scuola Waldorf sia per noi la scelta giusta. Questo pensiero mi fà fare un passo indietro.

Chi un po’ ci conosce e sa la nostra storia mi trova ad un anno fa con mio figlio che doveva iniziare la materna. Dopo il mio confronto con la scuola pubblica, con dei numeri di iscritti proibitivi a mio avviso… classe di quasi trenta bambini di cui a suo tempo quasi tutti maschi. Un’educatrice con solo tre ore di compresenza e questo solo per il primo anno, niente nanna, una settimana per fare inserimento e dieci minuti la mattina per fare il distacco.
Non era pronta io e non era quindi pronto di conseguenza mio figlio.

Da sempre conoscevo le scuole Steineriane ma la loro nuova sede a Firenze mi ha fatto decidere di avvicinarmi e informarmi. Perso il fratello si era aperta per Mattia la possibilità di iniziare la scuola. Così ci siamo avventurati in questa nuova realtà e quella che sarebbe diventata la nostra scuola.

Oggi, dopo un anno penso al pomeriggio appena passato, la bellezza di tutte le cose che questa scuola ci ha portato. Essere ad una scuola Waldorf è un’esperienza per la vita, è un dono, una pedagogia che affianca e aiuta a crescere i nostri figli e con loro anche noi.

Imparare a stare di nuovo in una comunità credo che sia una delle sfide di oggi, e anche per il futuro aggiungerei. Alla Waldorf si impara anche questo, che grandi e piccoli fanno parte di un ambiente che è patrimonio di tutti. Una scuola dove noi genitori siamo una delle forze sostenitrici della stessa, dove si crede che prendersi cura dello spazio dove i nostri figli vivono una gran parte della giornata sia un privilegio.

Ci sono genitori provenienti da tutto il mondo che portano i loro bimbi qui che portano nuove esperienze e ricchezza nella nostra vita.
Mattia stasera: “Parlo spagnolo mamma! Come il mio amico Gregorio”.
Sarebbe “francese” ma infondo va bene lo stesso, vivi un ambiente che ti sta dando un sacco di impulsi alla vita!

Abbiamo avuto l’attenzione al ritmo che ci serviva, piano piano si cresce secondo i nostri tempi e le nostre capacità. Si impara ad essere genitori di bambini che inevitabilmente saranno il futuro di questo mondo e la cura nei loro confronti dovrebbe essere davvero tanta. In un mondo che tutt’intorno corre siamo in una dimensione nuovamente “umana”.

Claudia Scala scrive: “Ogni esperienza nel bambino piccolo è un germe che darà i suoi frutti nell’individuo adulto. Non educhiamo i bambini affinché ci diano delle soddisfazioni oggi, ma con lo sguardo rivolto all’uomo in divenire. E ciò che più interessa è lo sviluppo di qualità interiori”.
Claudia Scala

Sono rimasta affascinata da come questa scuola stia aiutando mio figlio a diventare grande e come anche noi con lui stiamo facendo questo straordinario percorso.
Quindi siamo genitori di una scuola che ci sta insegnando che si può crescere secondo una libertà che va in contrapposizione ad una realtà di oggi fatta per lo più di pianificazione.
Nella nostra scuola si cerca ogni giorno di sviluppare il potenziale individuale che ci distingue anche l’uno dall’altro, la cura del singolo con un’attenzione al benessere del gruppo.

Si cresce stando all’aria aperta, facendo esperienza del bello. Si vive un’ambiente dove non si sviluppa la competizione, bensì la coesione. Ogni genitore insieme agli insegnanti si prende cura della scuola e dei nostri piccoli.

Una scuola Waldorf è un’esperienza per la vita come dico sempre quando devo spiegare che scuola abbiamo scelto. Mi emoziona ogni mattina vedere come ogni singolo bambino viene accolto in classe dalla sua maestra o maestro. Di come si lavora ogni giorno per raggiungere il massimo benessere di ognuno; della dedizione che mette la nostra insegnante nel preparare per loro l’asilo. Lo studio che viene messo nella pedagogia e del percorso che noi genitori abbiamo l’onore di fare con loro durante l’anno grazie alle riunioni di classe, dove si lavora con le mani, si crea, si ascolta e si legge per potersi evolvere insieme.

Posso dire dopo un anno di scuola steineriana per noi che questo è il posto che doveva arrivare per la nostra famiglia, dove oggi sono contornata da persone creative e meravigliose che ci accompagnano nel nostro cammino.
I nostri bambini vanno ad una scuola speciale, sì, speciale, che regala tanto anche a noi e quotidianamente costruisce un abbraccio intorno a loro.

Comments (3)

  • Nelli

    gennaio 7, 2019 at 3:31 pm

    Quando si dicono le coincidenze… per noi oggi primo giorno a una Steineriana, dopo alcune esperienze in altre scuole. Il mio cuore pieno di dubbi si riscalda un po’ a leggere le tue parole. spero anche io di poter scrivere un post cosi un giorno!
    ma alla tua scuola c’è anche il pomeriggio?

    ciao,
    Elena

    1. Rebecca

      gennaio 7, 2019 at 4:57 pm

      Sono contenta.. .vedrai sarà un’esperienza bella per tutta la famiglia. Dove? Si noi abbiamo anche la possibilità del pomeriggio o anche detto dopo scuola fino alle 16:00 😉

  • Silvia Carloni

    gennaio 9, 2019 at 6:13 pm

    È una scuola straordinaria, e di questa scelta, se la fai fino in fondo, non ti pentirai mai. Io ho i miei due figli qui alla scuola di Origlio, ormai sono grandi vanno in quinta e sesta, e io spendo più tempo per la scuola che per il mio lavoro… Ma è bellissimo e viviamo in una comunità che si aiuta e sostiene, e i maestri fanno un lavoro magnifico. In bocca al lupo alla vostra bella scuola!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Prev Post Next Post