
Mamme nel cammino della perdita
Dovremmo tutte credere nella tolleranza e nella fratellanza tra donne, ma questo è un percorso difficile e lungo. Un percorso che richiede tempo. Da mamma che ha subito una perdita questo evento ha scaturito in me con forza l’empatia verso altre mamme che hanno avuto un lutto. La domanda difficile che mi sono ritrovata a farmi è stata, perché non ci sentiamo tutte nello stesso modo?
Poter leggere di altre donne in lutto, poter ascoltare la storia di altre famiglie che mi circondano e che come me hanno vissuto questo immenso dolore è stato ed è per me un potente motore di guarigione. Con esse la consapevolezza di tanta diversità che però allo stesso tempo ci accomuna.
Dopo la perdita molte mi hanno confessato le loro storie, storie dolorose che cambiano profondamente le donne che me le hanno raccontate. Si crea una connessione incredibile se si ascolta. Dopo si porta con sè le esperienze degli altri come un bagaglio prezioso e ci sono stati momenti che mi sono sentita meno sola.
Stare in ascolto degli altri, leggere e ascoltare mi ha aiutata molto e ancora oggi mi aiuta. Sospendere il giudizio nei confronti dell’altro se non prova quello che provo io. Ho capito che ognuno prova cose diverse, chi rabbia, chi fiducia. Ci sono donne che non vogliono nominare il nome dei loro piccoli che non ci sono più e chi invece sente il bisogno di ricordare al mondo che esistono. Siamo tutte ugualmente mamme con la perdita nel cuore. Ognuna di noi esprime il dolore e lo vive a modo suo.
La scomparsa di un figlio ha avuto impatto su ognuna di noi. Avere il mio “bambino arcobaleno” ha messo alla luce ogni aspetto della maternità e dell’essere mamme, chi in maniera diversa vive tutto questo e nessuno dei modi è più giusto o sbagliato di un altro.
Voglio semplicemente dire ad ognuna di voi che mi dispiace.
Sentitevi libere di esprimere il vostro dolore come meglio credete. Per nessuna di noi è facile. Ognuna di noi fà il proprio cammino come meglio può per guarire.