Non ce la faccio a fare tutto

Guardo la casa che mi circonda e penso qualcosa non va, sono immersa in un casino totale.
Sul tavolo di cucina un’immensa pila di documenti e bollette da archiviare. Stamattina ho pensato che il mio compagno mi avrebbe portato Mattia a scuola ed invece mi alzo dal letto a fatica e lui è bloccato dal mal di schiena.
Tutti i miei piani per una mattinata di pace e riordino sono appena andati in fumo.

Quando sono stata presente l’ultima volta? Quando sono stata qua? Penso mentre raccolgo dal pavimento una poltiglia di biscotti fatta da mio figlio.
Mi giro e Mattia si sta pulendo il moccio con la maglietta, dentro di me penso come è possibile che non riesca ad educarlo alle buone maniere? Forse dovrei cambiare completamente tattica di approccio ma chi le ha le energie inventive.

Vedo sul telefono diversi messaggi tra quelli di scuola e quelli della mia amica con cui la colazione tra “donne” salterà anche stamattina, perché io ora devo correre a scuola e lei deve tornare a casa perché ha il figlio piccolo malato. Si annaspa da paura.
Ed ecco li pure il mio compagno dolorante e penso ma quando è stata l’ultima volta che siamo riusciti ad avere una conversazione normale?
Devo uscire. Ho ancora Mattia lì con la tazza in mano e senza mutande, mentre rispondevo alla mia amica mi sono persa nel vortice del telefono.

La mia casa è un casino. La mia giornata è un caos di corse da una cosa all’altra.
È il caso che mi fermo e prendo respiro. STOP.
Non mi devo far ingoiare dal vortice dei pensieri negativi. Dopo chiamo un mio caro amico, mi fermo al bar e prendo dieci minuti per me, parlo con qualcuno, mi faccio una risata. Mi ricordo di quanto ci sia di bello intorno a me.

Diamoci l’incoraggiamento di cui abbiamo bisogno, invece di demolirci ancora di più.
Dobbiamo ricordare a noi stesse che stiamo andando benone. Essere perfette non è richiesto in nessun manuale e sicuramente non nel nostro.
Secondo me vedremo che infondo non siamo poi cosi male come pensavamo stamattina quando ci siamo svegliate.