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Non faccio mia questa guerra

settembre 11, 2018Rebecca

“Guerra tra mamme”, quante volte mi devo imbattere in questo tipo di situazione e in ogni tipologia di madre stereotipata. Le mamme lavoratrici combattono contro le mamme casalinghe. Le mamme apprensive contro quelle imperturbabili. La mamma che segue la medicina tradizionale contro quella che segue l’omeopatìa. La mamma che fà da sola contro la mamma che si fà aiutare dai nonni o babysitter, chi le manda al nido contro chi li tiene a casa e così via dicendo l’elenco si allunga.

Sono semplicemente stanca di questa immagine che viene rimandata delle mamme in guerra tra loro. Perché non mi sento in guerra con nessuno. La mia ipotesi voglio sperare è che infondo le mamme in generale si sentano nello stesso modo. Così come mi sento io.

Sto solo facendo le mie cose e con la speranza di farle bene… sto cercando di farle secondo il mio personale metodo che ogni giorno cambio e sperimento con mio figlio.

Spesso penso che vorrei condividere alcuni articoli che leggo, ma poi evito di farlo per timore dei commenti seguenti.

Non so se mi posso reputare sensibile, ma molti commenti che leggo sopratutto quando sono aggressivi mi feriscono profondamente. Non capisco mai le mamme che pensano in maniera totalitaria come se avessero la verità in mano e la verità assoluta di cosa possa essere giusto o meno per i figli. Uno degli argomenti che mi colpisce spesso è quello tra le donne che allattano e quelle che non lo fanno. I toni sono spesso molto negativi ed impulsivi. Credo che anche io abbia imparato ad essere enormemente più sensibile dopo la storia di Leon, il mio secondogenito in cielo. Leon non l’ho potuto allattare, la sua cardiopatia non gli consentiva di affaticarsi. Ho iniziato ad avere una considerazione molto diversa sull’argomento. Tuttavia essere troppo sensibili ha anche le sue conseguenze. Come blogger e madre, ho letto molti post sui blog e articoli sui problemi di essere mamme. E quello che io continuo a sentire mentre leggo un articolo, apparentemente in opposizione nei confronti di un’altro, è che non siamo assolutamente in guerra. Siamo solo tutti molto sensibili su questi argomenti.

Perché la maternità è qualcosa in cui nessuno di noi vorrebbe sbagliare e credo che questo non sia possibile. 

Alcuni di noi cadono nella maternità in maniera naturale, mentre molti altri di noi lottano con la loro stessa crisi di identità tra quello che erano ed essere genitori. Nessuno di noi vuole sbagliare. Perché sicuramente nessuno di noi vuole rovinare questi piccoli umani che ci sono stati affidati.
TUTTI noi, vogliono solo fare le scelte giuste per i loro figli.

Può darsi che ci imbattiamo a leggere un bellissimo articolo su cui pero non siamo completamente d’accordo e questo ci porta a voler difendere le nostre scelte perché ognuno di noi ha la pretesa di fare bene le proprie scelte. Non per fare la guerra ma perché amiamo i nostri figli. Oggi le mamma possono condividere e difendere le proprie convinzioni con estrema facilità dato il web ma credo che questo sia avvenuto anche prima tra mamme, sicuramente si giudicavano solo che lo facevano a porte chiuse.

Ognuna di noi è madre. Parla con sincerità di quello che per te è vero e forse qualcun altro sarà sensibile verso quello che condividi su Facebook o quello che esprimi sulle tue scelte. Sicuramente va bene essere la madre che sai sempre essere.

Diamoci il beneficio del dubbio che ogni mamma stia facendo del suo meglio. Penso che sia giusto volerlo fare bene. E sicuramente possiamo titubare di noi stesse durante il processo. Anche io lo faccio sempre ma, quando siamo sicure delle nostre scelte, è anche legittimo volerne parlare. In maniera civile, per adulti. L’altro giorno ho letto degli attacchi ad una mamma blogger perché appunto non allattasse suo figlio, perché non prendesse questo o quel tipo di rimedio o accorgimento materno e “giusto”. Voglio pensare che ognuna stesse condividendo la sua personale esperienza e credo che questo scambio di unicità che è il web sia anche meraviglioso, se poi ci ricordiamo che non si può essere superiori alle scelte degli altri se non si condividono. La mamma in questione ha poi avuto uno sfogo dove spiegava una malformazione al seno avuta dalla nascita. C’è una personale storia dietro ogni bambino. Fino a quando ci ricordiamo che le nostre dita stanno volando attraverso la tastiera per la frustrazione o la rabbia, forse anche noi possiamo renderci conto che siamo solo un po’ troppo sensibili. Per i nostri motivi personali.

Non facciamo di tutto una guerra tra mamme.

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