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Ops! Ho urlato un po’

agosto 20, 2018Rebecca

Stasera ero con mio figlio e stavo assolutamente dicendo di NO! ad una delle sue richieste! Così che dopo venti minuti eravamo ancora lì a discutere senza vedere una via d’uscita.
La signora al tavolo accanto a me si gira: “bello tosto il ragazzo, deve avere tanta pazienza!”.

Avevo bisogno di lezioni? No, non credo. Sono una “brava” mamma. Ho solo urlato un po’.

Mi posso immaginare che prima di diventare mamma avrò giurato a me stessa di essere il tipo di mamma che NON avrebbe urlato. Ma il problema nel fare promesse prima di vivere certe esperienze è che non sai di cosa si stia parlando! E, nella realtà, chiunque non abbia dato alla luce un bambino non può commentare le mie capacità genitoriali o le sue mancanze.

Mio figlio ha la capacità di farmi perdere le staffe in modi che non mi sarei mai neanche potuta immaginare prima. Esisteranno mamme che non urlano? Immagino di sì. Ma devono avere assolutamente il DNA più lontano dal mio mai esistito. Chissà poi saranno terribili in qualche altra cosa…???
Voglio dirvi che sono una grande mamma; lo sono molto di più oggi che dalla nascita di mio figlio. Però resto una mamma che urla. Mio figlio mi rende più pazza e isterica alle volte di quello che mi aspettassi. In ogni caso ho dato un calcio a tante mie vecchie abitudini!

Quindi alla signora che mi guarda con l’occhio laterale accanto nel ristorante o dall’ombrellone in spiaggia vicino al mio, quando sto urlando a mio figlio di 3 anni per rimanere “attaccato con amore” a tutte le cose importanti in questo mondo: prometto “sono una grande mamma“. E semplicemente quello che non hai visto è come ho aspettato pazientemente che si preparasse per mangiare senza essere preso da mille distrazioni. Quindi perdonami per aver perso la mia pazienza.

 

Amo mio figlio e sto lavorando duramente per prendere l’abitudine di viverci insieme.
Alla mia vicina che mi sente urlare mentre lui sta correndo nel parcheggio e io lo sto aspettando sulla porta del ristorante da dieci minuti: sono una mamma paziente. Ho solo urlato un po’ perché Mattia ha l’attenzione delle creature libere e totalmente indipendenti.

Alla signora dell’ombrellone accanto, dall’alto del suo lettino che mi sente gridare a mio figlio di stare zitto, prima di perdere la mia parte amorevole: sappi solo che sono una brava mamma. Non mi lascia mai parlare al telefono; figuriamoci dieci minuti con la mia amica che è venuta al mare con noi.

Devo dire che sono migliorata parecchio nel mio urlare. Penso che sia importante avere degli obiettivi per me stessa come una mamma e cercare di raggiungerli. So bene che urlare continuamente ai bambini è dannoso, sono consapevole di questo. Ecco perché ogni volta cerco disperatamente di smettere di farlo. Ho anche imparato a scusarmi e a confessarlo. Ho capito che rompere le cattive abitudini richiede tempo e impegno. Ho anche sperimentato che un urlo occasionale ogni tanto non lo danneggerà in modo permanente.
Quindi a te che mi giudichi anche se ogni tanto perdo le staffe e urlo: “sono una brava mamma”. Vedrai che del resto avrò anche le mie ragioni.
Mi continuo ad impegnare ogni giorno per essere una mamma migliore, che non urla, ma credimi non voglio neanche smettere di ridere alla sue battute, alle canzoni di scoregge, cacca e pipì mentre siamo a tavola.
Perché viviamo insieme la nostra spontaneità ogni giorno. Questa è anche fatta di qualche parentesi in cui perdo le staffe!

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